Un vento d'innovazione
L’energia eolica è una forma di energia pulita, alternativa e inesauribile che sfrutta la forza del vento e che si sta diffondendo sempre di più come una delle principali fonti di energia rinnovabile del futuro.
Come è fatta una turbina eolica e come funziona?
La turbina eolica è la struttura che permette di trasformare l’energia del vento in energia elettrica, ed è composta principalmente da:
1-TORRE: struttura che sostiene la navicella e le pale. Altezza media attorno ai 90 metri, ma può arrivare fino a 120 metri;
2-NAVICELLA: struttura situata sopra alla torre, all'interno della quale sono presenti i componenti necessari per convertire l'energia cinetica del rotore in elettricità;
3-ROTORE: parte della turbina alla quale sono attaccate le pale;
4-PALE: componente principale, in quanto, attraverso il loro profilo aerodinamico si può sfruttare al meglio l’energia del vento.
La produzione di energia elettrica, tramite turbine eoliche, avviene solo quando soffia il vento. Grazie a questo spostamento di aria, le pale ruotano trasferendo movimento al rotore, che a sua volta trasforma l’energia cinetica del vento in energia meccanica. Infine, l’energia cinetica viene trasferita alla navicella, dove sono presenti dei moltiplicatori e generatori che permettono di convertire l’energia meccanica in energia elettrica.
Vantaggi e svantaggi dell'energia eolica?
Molti dei vantaggi dell’energia eolica sono comuni alle altre energie rinnovabili, come ad esempio la riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili per la produzione di energia elettrica. Inoltre i costi di manutenzione sono più bassi rispetto ad altri sistemi di produzione di energia.
Gli svantaggi di questa tecnologia, e anche quelli più discussi, sono: l’elevato costo di investimento iniziale, l’inquinamento acustico e soprattutto l’impatto visivo. Per molti questa tipologia di impianti viene percepita come una deturpazione del paesaggio. Un altro punto a scapito di questo tipo di sistema, è che la produzione di energia non è costante nel tempo, questo perché la risorsa naturale utilizzata, il vento, non è prevedibile né per presenza né per intensità.
Eolico offshore in Italia
In Italia, l'eolico offshore (eolico in mare aperto) è poco sviluppato a causa della burocrazia, con solo 30 megawatt operativi rispetto ai potenziali 8 gigawatt della Germania.
“AERO”, l'Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore, lancia l'allarme sull'importanza di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell'Unione europea. Nonostante le critiche infondate dell'effetto negativo sulla fauna marina, il presidente di AERO, sottolinea l'opportunità e l’importanza che l'eolico offshore rappresenta per l'Italia. Problemi come la necessità di ancorare le pale al fondale marino possono essere risolti con innovazioni tecnologiche, ma è essenziale un coordinamento governativo e la formazione di personale specializzato. AERO ha presentato oltre 70 progetti, puntando a raggiungere 8-10 gigawatt entro il 2030-2032, i quali contribuirebbero significativamente al fabbisogno elettrico nazionale, riducendo così la dipendenza dall’estero.
Se fossero confermati gli attuali trend di crescita, questo tipo di generazione dell’energia potrebbe coprire circa il 20% della domanda elettrica entro il 2030, andando così a ridurre le emissioni di CO2 di oltre tre miliardi di tonnellate all’anno.
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